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OPPORTUNITÀ DI BUSINESS A 1500 KM DI DISTANZA Bulgaria (Prima Parte)

Introduzione al Mercato Bulgaro

Successivamente alla caduta del muro di Berlino, la Bulgaria ha subito una significativa trasfor-
mazione passando da un’economia centralizzata e pianificata ad un’economia aperta, basata sul

libero mercato e saldamente ancorata all’Unione Europea e alla NATO.

L’avanzamento delle riforme strutturali, a partire dalla fine degli anni ’90 e l’introduzione del comi-
tato valutario, hanno spinto il miglioramento delle condizioni di vita, accompagnate da una pro-
gressiva e stabile crescita dei salari medi.

La Bulgaria è uno dei più recenti membri dell’UE, pertanto si caratterizza per essere un mercato

emergente offrendo enormi opportunità per le aziende italiane, sebbene non faccia parte dell’Eu-
rozona.

Il Paese ha uno dei più bassi debiti pubblici e deficit di bilancio dell’Unione Europea, con un tasso
di inflazione vicino al 2,4%. La crescita del PIL reale si è rafforzata dal 3,1% nel 2018 al 3,5%
(anno su anno) nel primo trimestre del 2019. La ripresa delle esportazioni iniziata nella seconda

metà del 2018 ha contribuito fortemente all’espansione economica e gli analisti dell’UE prevedo-
no che la crescita del PIL reale raggiungerà il 3,3% nel 2019 e il 3,4% nel 2020.

Inoltre, la strategica posizione geografica della Bulgaria al centro dell’Europa sud-orientale e
all’incrocio con il Medio Oriente, offre una potenziale piattaforma di lancio per l’espansione nei

mercati vicini. Peraltro, la Bulgaria, quale Paese membro dell’Unione europea, in materia di im-
portazioni applica la politica commerciale comunitaria, inclusa la tarifffa doganale comune, gli ac-
cordi commerciali preferenziali sanciti dall’UE, nonché le misure anti-dumping e di protezione a

cui soggiaciono tutti i Paesi membri. La procedura è estremamente semplificata soprattutto in rife-
rimento alla documentazione richiesta che si limita all’esibizione della dichiarazione doganale e

delle relative fatture.
In tema di esportazioni, invece, è fondametale segnalare che l’export italiano verso la Bulgaria
potrà contare sul sostegno pubblico costituito dall’assicurazione e dall’agevolazione dei crediti
promosse da enti assicurativi. Possono beneficiare del sostegno e, quindi, dell’assicurazione i
rischi connessi all’esportazione con particolare riferimento all’export di merci; alle prestazioni di

servizi, studi e progettazioni; all’esecuzione di lavori all’estero e opere provvisionali ad essi ine-
renti; i depositi all’estero per la vendita di prodotti nazionali; alla partecipazione a fiere e mostre

all’estero; ai programmi di penetrazione commerciale. La domanda di copertura deve essere pre-
sentata entro 45 giorni dalla conclusione del contratto per l’esportazione.

La forza lavoro altamente istruita della Bulgaria ha il salario minimo più basso nell’UE e l’inglese
è ampiamente utilizzato.
Nel breve quadro fin qui delineato si può facilmente intuire come la Bulgaria oggi sia diventata la

meta preferenziale delle imprese di tutta Europa e l’Italia figura non soltanto fra queste, ma assu-
me una posizione di notevole privilegio, avendo conservato negli anni, rapporti e relazioni dirette

con il Paese.
Protezione e promozione degli investimenti esteri
La legislazione bulgara sugli investimenti esteri prevede il principio di uguaglianza tra cittadini ed
entità bulgare e stranieri: gli investitori sono trattati allo stesso modo indipendentemente dalla
loro nazionalità. Restrizioni alle attività commerciali svolte da persone straniere sono imposte in
settori estremamente limitati (ad es. Gioco d’azzardo, lavorazione del tabacco, ricerca medica).
Fare affari in Bulgaria non richiede una registrazione obbligatoria, ad eccezione di alcuni settori

in cui è stato introdotto il regime di licenze. Allo stesso tempo, non vi è alcun limite alla partecipa-
zione straniera a società registrate in Bulgaria.

In materia di disposizioni a sostegno dello sviluppo economico, la Bulgaria prevede una legge

sulla promozione degli investimenti (Investment Promotion Act, IPA), la quale implementa un si-
stema di misure di promozione per investimenti iniziali “in tangible and intangible fixed assets” ed

i nuovi posti di lavoro ad essi collegati, in linea con il Regolamento della Commissione (CE) N.

800/2008 sull’applicazione degli articoli 106 e 107 del TFUE in merito agli aiuti di stato per inve-
stimenti regionali.

L’obiettivo principale dell’investment Promotion Act è quello di migliorare la competitività dell’eco-
nomia bulgara attraverso l’aumento di investimenti nella ricerca scientifica, innovazioni e svilup-
po tecnologico, nella produzione e nei servizi che aggiungono un elevato valore rispettando i

principi dello sviluppo sostenibile.
A livello internazionale la Bulgaria può contare su 64 accordi bilaterali per la mutua protezione e
incoraggiamento degli investimenti esteri, tra cui un accordo bilaterale con l’Italia. Ogni accordo

bilaterale prevede una clausola standard la quale statuisce che, in caso di controversia tra la Re-
pubblica Bulgara e un investitore straniero, questa deve essere risolta mediante il sistema previ-
sto dal “World Bank’s International Center for Settlement of Investment Disputes”. Degno di nota

è inoltre la partecipazione della Bulgaria alla “Convention on the Settlement of Investment Dispu-
tes” in materia di investimenti tra Stati e Cittadini stranieri.

Tra l’altro, in materia di accordi bilaterali, particolarmente importante risulta quello avvenuto tra
Italia e Bulgaria al fine creare un sistema di tutale contro la doppia imposizione. Tale accordo è

stato sancito con la Convenzione di Sofia del 1988 e ratidicato con Legge n. 289 del 29 novem-
bre 1990. La Convenzione è finalizzata a regolamentare, sulla base del principio di reciprocità, la

sovranità tributaria di entrambi i Paesi e prevede che:
x Gli utitli di un’impresa di uno Stato contraente siano imponibili solo in detto Stato, salvo che
l’impresa non svolga la propria attività nell’altro Stato con stabile organizzazione.
x Gli interessi e i dividendi provenienti da uno Stato contraente e corrisposti ad un residente

dell’altro Stato contraente sono imponibili in quest’ultimo se il residente ne è l’effettivo be-
neficiario.

Particolare interesse tra le aziende hanno registrato i fondi messi a disposizione dall’UE per il pe-
riodo di programmazione 2014-2020, i quali hanno iniziato effettivamente ad operare a partire

dagli inizi del 2015 a seguito della pubblicazione dei primi bandi. La maggior parte dei finanzia-
menti diretti sono destinati all’imprenditoria, all’innovazione, all’agricoltura e al rinnovamento tec-
nologico della produzione. Tra le priorità: investimenti in capitale umano, incremento dell’efficien-
za della manodopera e sviluppo dell’economia del sapere, con particolare enfasi sui progetti eco-
compatibili e sull’uso efficiente delle risorse. Alla fine del primo semestre del 2019 il Paese è riu-
scito a utilizzare oltre 3 miliardi di euro dei fondi stanziati dal bilancio dell’UE. Dal 2015 fino a giu-
gno 2019 sono stati firmati 6730 contratti, per un totale di 8,7 miliardi di euro di investimenti (fondi

nazionali e fondi UE).
Infine, è opportuno segnalare che la Bulgaria ha aderito alla Convenzione di Vienna del 1980, in
materia di commercio internazionale di merci e nata con l’intento di porre in essere un’uniforme
regolamentazione nell’ambito della comunità internazionale fra Stati con diverse normative ed
ordinamenti giuridici. Tale convenzione provvede a disciplinare pedissequamente la formazione

del contratto di vendita, regolamenta le obbligazioni fra le parti, i provvedimenti in caso di ina-
dempimento contrattuale ed esecuzione dello stesso. In tema di interpretazione del contratto, in-
vece, si rinvia a quanto statuito nell’ambito della Convenzione di Roma del 1980 (della quale fa

parte anche la Bulgaria), la quale prevede i diversi ed alternativi criteri di libertà di scelta ovvero

del collegamento piu stretto con il Paese in cui la parte che deve fornire la prestazione caratteri-
stica ha la propria residenza o amministrazione centrale.

Studio Legale Iannantuoni Cerruti & Associati
Avv. Prof. Luciano Iannantuoni